Gli Sport di FIPPS

II Powerchair Hockey è nato negli anni ’70 in alcune scuole del Nord Europa grazie all’intuizione e alla volontà di coinvolgere i propri studenti con disabilità di alcuni professori di Educazione Fisica. Approda in Italia grazie all’attività del gruppo giovani dell’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare (U.I.L.D.M.) prima promotrice di questo sport a livello nazionale.

La prima esperienza di campionato si realizzò grazie alla WHL, il primo esperimento di federazione che si trasformò nel 2003 in FIWH (Federaione Italiana Wheelchair Hockey). Nel 2020, FIWH cambia nome in FIPPS accogliendo la disciplina del Powerchair Football. 

Grazie alla scelta di usare materiali leggeri come la pallina bucata e le mazze in materiali plastici leggeri tipiche del Floorball lo sport ha coinvolto sempre più ragazzi diffondendosi pian piano in tutta Europa e anche in Australia e Nord America.

Lo sport ha cambiato nome nel 2014 passando da Electric Wheelchair Hockey a Powerchair Hockey.

E’ uno sport veloce e tattico in campo ci sono 2 squadre di 5 giocatori ciascuna incluso il portiere.

Si gioca in palestra su un campo delimitato da un perimetro di sponde alte 20 cm, le sostituzioni nel corso  della  partita, composta da 4 tempi di 10 minuti effettivi ciascuno, sono illimitate.

Le squadre sono miste, i giocatori possono usare la mazza o lo T-Stick: uno strumento a forma di “T” apposto davanti alle carrozzine che permette di manovrare la palla anche ai giocatori con meno funzionalità motoria.

Ogni squadra deve schierare una formazione che rispetti un punteggio massimo, dato dalla somma dei punteggi assegnati a ciascun atleta sulla base delle capacità funzionali residue e finalizzato a garantire l’equilibrio tra le compagini in campo.

Tra le regole principali: l’impossibilità di poter giocare la palla sopra i 20 cm e il divieto del contatto personale.

Nasce nel 1978 in Francia dove si disputano le prime partite da lì la disciplina si diffonde in Europa (Belgio, Portogallo, Danimarca e Inghilterra).  Nel 1982 un gruppo di atleti di Vancouver sperimenta una variante del gioco europeo che nel 1988  arriva a Berkeley (California) e da lì si diffonde in tutti gli USA e fino in Giappone. 

Tra il 2005 e il 2006 i rappresentanti delle 9 nazioni più attive si incontrano e fondano la Fédération Internationale de Powerchair Football Associations (FIPFA), la federazione internazionale che ancora oggi governa e rappresenta lo sport e che è riconosciuta da IPC (Comitato Paralimpico Internazionale)

In Italia il Powerchair football ottiene nel 2017 il riconoscimento di disciplina paralimpica promozionale da parte del Comitato Italiano Paralimpico che la affida a FISPES (Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali). Tra il 2018 e il 2019 una serie di incontri tra FISPES e FIWH hanno portato al passaggio del Powerchair Football sotto l’egida della Federazione Italiana Wheelchair Hockey che nel 2020 ha definitivamente cambiato denominazione FIPPS per rappresentare al meglio le due discipline.

Si gioca su un campo delle dimensioni analoghe a quello della pallacanestro. Come nel tradizionale calcio le squadre sono 2, ciascuna formata da 4 giocatori.

Le carrozzine elettroniche sono dotate di protezioni ai piedi chiamate in gergo Paratie con cui è possibile attaccare, difendere e colpire un pallone del diametro di 33 cm.

L’obiettivo è segnare il maggior numero di reti. Le carrozzine hanno una velocità massima di 10 km/h e durante la gara ogni forma di contatto personale (tra giocatori attivi e carrozzine) è vietata.

Rendere il calcio, lo sport più popolare al mondo, accessibile a tutti è,  da sempre l’obiettivo e la missione del il movimento internazionale del Powerchair Football.

Ad oggi questo sport offre a tantissimi ragazzi e adulti in tutto il mondo grandissime possibilità e il sogno di rappresentare la propria nazionale in tutto il mondo.

Entra in contatto con la Federazione Italiana Paralimpica Powerchair Sport

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